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Nelle aziende spesso si focalizza l’attenzione “manageriale” su aspetti economici e finanziari, ritenendo queste risorse le più importanti per lo sviluppo e la crescita aziendale. Ciò che viene spesso tralasciato è il “team” presente sul campo: gli impiegati, i responsabili di funzione, la direzione.

È ben noto che il capitale umano è la fonte primaria del vantaggio competitivo delle imprese ed il tema della sua valorizzazione assume sempre più interesse nelle aziende, portando l’imprenditore a massimizzare tutte le risorse a disposizione (specialmente quelle “umane”) per competere con successo in termini sia economici che tecnologici.

Il successo aziendale è strettamente dipendente dall’organizzazione delle risorse umane e dalle strategie motivazionali per generare in chi opera un forte senso di “appartenenza”. Non a caso, uno dei compiti più complessi della direzione è la gestione delle HR: le risorse umane vanno pianificate per il raggiungimento degli obiettivi con efficacia ed efficienza –; organizzate – per la definizione di compiti e responsabilità -; motivate – per la determinazione di specifici incentivi e leve che portano le persone ad essere volontariamente attive in azienda.

Si comprende bene come una non adeguata Organizzazione delle Risorse Umane potrebbe di conseguenza rallentare o limitare il successo e lo sviluppo di un’impresa.

Nel tempo alcuni autori hanno sostenuto che gli elementi che inducono le imprese a cambiare la visione della leadership sono essenzialmente di tre tipi:

  • Fattore strategico, basato sulla volontà di attivare processi di innovazione.

Il vantaggio competitivo e la creazione di valore sono spesso frutto del capitale intellettuale, rappresentato dalle conoscenze e dalle relazioni (tra collaboratori, clienti e fornitori). Taluni affermano che è sempre più diffuso un fabbisogno di “intelligenza collettiva” che si autogenera attraverso la creazione di contesti di lavoro in cui vengono fatte emergere e valorizzate le idee di tutti gli impiegati, acquisendo una specie di “leadership collettiva”. Si va così verso l’introduzione di nuovi strumenti di comunicazione interna, favorendo la condivisione di idee che, se ben gestite, a loro volta possono dar vita ad un processo di innovazione continua.

  • Fattore organizzativo, manifestato dal “fare rete”.

Le organizzazioni puntano sempre più a ciò che viene definita “leadership della comunità”, attraverso la quale tutti i partecipanti possono creare e diffondere nuova conoscenza.

  • Fattore motivazionale, nella volontà e necessità dei dipendenti e stakeholder di fare del lavoro una concreta esperienza.

L’obiettivo di una organizzazione è rendere la persona protagonista della vita aziendale: ciò permette di seguire una determinata direzione comune, favorendo lo sviluppo di processi innovativi per garantire il successo dell’impresa.

In tal senso, le Risorse Umane, per la Wonderlab, sono sin da sempre una risorsa inestimabile (da un valore inestimabile), e il percorso professionale e personale intrapreso da ogni collaboratore all’interno dell’azienda lo dimostra e lo conferma quotidianamente. Il team è parte integrante di un sistema di valori che tende all’eccellenza nell’offerta dei servizi e, in generale, nella soddisfazione di tutti i clienti, nell’attenzione a chi ogni giorno dedica il proprio impegno e dedizione al lavoro e alla conferma di professionalità.

 

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